Prove scientifiche dimostrano che lo sport del calcio risale alla Cina del II e III secolo aC Durante questo periodo, chi giocava aveva una palla piena di piume. Gioca la palla con ogni piede alternando o giocando con un piede per un determinato periodo e poi con l’altro. Club di stanza nella Murcia, una delle diciassette province spagnole, l’anno scorso è stato promosso dalla Tercera alla Segunda B dopo un’accesissima finale in quel di Ibiza contro il club del Sant’Eulalia: per tutta la stagione La Hoya ha giocato con l’immagine di un broccolo stampato sulla prima maglia bianca e blu, guadagnando per la prima volta nella sua breve storia l’accesso al terzo livello del calcio spagnolo. Ma l’anno che sta per concludersi ci ha dato anche qualcosa di speciale e cioè una ritrovata vena di creatività e credibilità nel design delle maglie. Nel 1948 nel corso del processo contro il colonnello delle SS Herbert Kappler per la strage delle Fosse Ardeatine, Amendola, Pertini e l’azionista Riccardo Bauer, in qualità di allora responsabili militari rispettivamente del PCI, del PSIUP e del Partito d’Azione, dichiararono che l’attentato di via Rasella era stato conforme alle «direttive di carattere generale» della giunta militare. Su sollecitazione del segretario socialista Pietro Nenni, il 31 marzo Bonomi accettò di scrivere a nome del CLN «una nota di indignazione e di protesta» verso la strage delle Fosse Ardeatine.
Questo iconico indumento ha vestito le spalle di un giocatore leggendario, Giorgio Chinaglia, il cui nome è scolpito nella storia del calcio italiano degli anni Settanta. Vari ex partigiani socialisti, tra cui Matteo Matteotti e Leo Solari, negli anni novanta hanno sostenuto che all’epoca Pertini, in due riunioni con alti dirigenti del suo partito alla fine di marzo e alla fine di aprile 1944 (poco prima della sua partenza per il nord), avrebbe duramente criticato l’azione come espressione di avventurismo irresponsabile. Carlo Tiengo, che era rimasto in arcivescovado, a questo punto telefonò a Mussolini comunicandogli le intenzioni dei due delegati del PSIUP e del PCI; ottenuta la risposta comunicò ai delegati e all’arcivescovo il rifiuto di Mussolini ad arrendersi. Sicuramente conosciuto come militante socialista era Ulisse Ducci, un antifascista di lungo corso, nominato da Bruno Buozzi fiduciario sindacale per la provincia di Piombino, nel corso di un incontro all’albergo «Moderno» di Roma nel periodo dei «quarantacinque giorni» del primo Governo Badoglio. Cfr. Adattamento ed elaborazione dall’intervista originale a Matteo Matteotti realizzata nel 1994 dal regista Enzo Cicchino e andata in onda durante una puntata di Mixer. In base all’accordo tra Pertini e Amendola fu dunque previsto che il corteo fascista sarebbe stato attaccato in due punti diversi dai GAP e da una squadra delle Brigate Matteotti socialiste.
La sentenza di morte contro Pertini e Saragat non venne tuttavia eseguita, grazie a un’audace azione dei partigiani delle Brigate Matteotti, che il 24 gennaio 1944 permise la loro fuga dal carcere. Secondo Amendola le rimostranze dei socialisti «non sono valide e non rispondono a realtà». Le vostre maglie da calcio personalizzate sono pronte! Per prepararvi al meglio in vista dei Mondiali 2022, visita la sezione maglie storiche Nazionali. Giorgio Amendola riferì che i rapporti dei socialisti con il PCI in quella fase non erano buoni. Nel 1949 alcuni familiari di vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine intentarono una causa civile per danni contro gli esecutori dell’attentato di via Rasella Rosario Bentivegna, Franco Calamandrei, Carlo Salinari, Carla Capponi, e contro Giorgio Amendola, Sandro Pertini e Riccardo Bauer, considerati, in quanto responsabili militari, rispettivamente, del Partito Comunista Italiano, del PSIUP e del Partito d’Azione, ispiratori e organizzatori dell’attentato. Secondo le memorie di Giorgio Amendola, durante la riunione egli chiese che fosse emanato un comunicato che, oltre a condannare l’eccidio delle Fosse Ardeatine, rivendicasse l’azione partigiana in Via Rasella. GAP a colpire in piazza Cavour, con un ordigno esplosivo uguale a quello poi usato in via Rasella che, trasportato in una carrozzina per bambini da Carla Capponi, sarebbe stato fatto esplodere tra i fascisti all’uscita dal teatro.
L’azione di via Rasella fu fatta dai Gap comunisti. L’11 agosto prese parte agli scontri per la liberazione della città, organizzando l’azione del partito socialista e la stampa delle prime copie del giornale socialista Avanti! Arrivato a Roma capì presto che la sua presenza era inutile e manifestò l’intenzione di tornare al nord, dove era il segretario del Partito Socialista per tutta l’Italia occupata e faceva parte del Comitato di Liberazione Nazionale per l’Alta Italia – CLNAI in rappresentanza del partito. «evasione da “Regina Coeli di Alessandro Pertini e Giuseppe Saragat (membri dell’Esecutivo del Partito Socialista) e di cinque altri compagni. Lo stesso argomento in dettaglio: Partito Socialista Italiano. «con ogni probabilità» a Pertini) che il delegato socialista aveva «assunto un atteggiamento inqualificabile di protesta e disapprovazione». Pertini associò sempre in massima parte a quel suo intervento all’arcivescovado la causa del fallimento della trattativa e la conseguente morte del duce. La nuova maglia home del Giappone è blu e presenta sulla parte anteriore e sulle maniche una grafica in bianco che richiama l’effigie di una gru origami, omaggio sia allo stemma della federazione che alla cultura giapponese. Il tema del fulmine è presente anche qui, questa volta sul colletto e sulle maniche, dando un tocco di unicità senza però voler esagerare.
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