Colombia: adidas punta sugli anni ’90, modernizzando una casacca storica, indossata da Valderrama, un calciatore icona di quel calcio e del Mondiale italiano. Per molti anni la Fiorentina aveva anche un «co-inno» ufficiale, chiamato Alé Alé Fiorentina, scritto da Corsini, Gallerini, Dolcino e interpretato sempre da Narciso Parigi. L’inno della Fiorentina, intitolato Canzone viola ma conosciuto anche come O Fiorentina, venne scritto nel 1930 da Marcello Manni e musicato da Marco Vinicio. La storia del Palermo ha ufficialmente inizio il 1º novembre 1900, grazie al contributo della comunità inglese in città e di Ignazio Majo Pagano, un giovane che aveva conosciuto il calcio in Inghilterra e che aveva deciso di importare questo nuovo sport nella natia Palermo. Fino al 2023 la squadra aveva fatto base per i suoi allenamenti presso il Centro sportivo Davide Astori, conosciuto in precedenza come i Campini, una struttura polifunzionale sita nel plesso dello stadio Artemio Franchi di Firenze. Infine Vincenzo Montella, a Firenze dal 2012 al 2015, e nuovamente nel 2019, è stato insignito nel 2013 del Premio Nazionale Enzo Bearzot.
Tra gli imprenditori che sono stati proprietari del club si ricordano: Flavio Pontello, dal 1980 al 1990, che però non ricoprì mai la carica di presidente; la famiglia Cecchi Gori, con Mario presidente dal 1990 al 1993 e il figlio Vittorio Cecchi Gori dal 1993 al 2002, intervallo di tempo nel quale furono vinte due Coppe Italia e una Supercoppa italiana; la famiglia Della Valle, dal 2002 al 2019, con la carica di presidente ricoperta dal 2004 al 2009 da Andrea e successivamente da Mario Cognigni. Due pellicole di Alessandro Benvenuti, Benvenuti in casa Gori (1993) e il seguito Ritorno a casa Gori (1996), hanno come protagonisti Danilo Gori (Massimo Ceccherini), un tossicomane tifoso viola che scambia la folla radunata in Piazza San Pietro per la Curva Fiesole. Tra i protagonisti dell’annata ci fu Nicola Traini (neoacquisto arrivato dalla Sambenedettese), che schierato da ala collezionò 9 reti. Fin dalla sua introduzione nel 1947, la Fiorentina ha generalmente indossato una maglia da trasferta di colore bianco; tuttavia nei primi anni della sua storia, quando la divisa era bianco-rossa, utilizzò una tenuta a strisce verticali di questi stessi colori, con pantaloncini e calzettoni neri.
Nel maggio 1907 nacque, per iniziativa dell’ex militare Francesco Ratti, la Unione Ginnastica Frangar Non Flectar, poi sostituita il 17 marzo 1908 dalla Unione Ginnastica Forza e Coraggio, che vestiva maglie di colore grigio chiaro. Con la sua illuminazione LED a basso consumo energetico e la possibilità di cambiare il colore delle luci tramite il telecomando o l’app, puoi goderti la sua atmosfera intima senza preoccupazioni. Semifinali di Coppa delle Coppe. Sotto la dirigenza di Enrico Befani, dal 1951 al 1961 la società toscana vinse il suo primo scudetto, una Coppa delle Coppe e una Coppa Italia, mentre Nello Baglini fu presidente della Fiorentina dal 1965 al 1971, anni nei quali venne conquistato il secondo scudetto, una Coppa Italia e una Mitropa Cup. La squadra ciociara, reduce da una stagione di C1 culminata con l’eliminazione nella semifinale play-off contro il Mantova, puntava al salto in serie B. Il presidente Maurizio Stirpe lo accontentò in sede di campagna-acquisti prendendo calciatori esperti come Anaclerio, Fialdini, Bellè, Ginestra, Antonioli, Perra ecc. Il primo posto andò al Napoli di Edy Reja: Iaconi, in ogni caso, affronta nuovamente i play-off con esito positivo, conquistando la prima storica promozione fra i cadetti per il Frosinone proprio grazie alla vittoria negli spareggi.
Non limitandosi alla prima in realtà, ma inserendo dettagli dorati al posto del bianco in tutte le varie versioni – home, away, third, e così via. 2011 (106,4 milioni di euro, al ventunesimo posto). Ci sono molte collezioni: Nike Park, Nike Academy, Nike Strike, ecc. Ci sono anche magliette Nike economiche di squadre di calcio come quelle del Paris Saint-Germain, del Liverpool FC o del Barcellona. Anche lo sponsor Standard Chartered, il logo Nike e il liverbird sono in nero. Il colletto è a polo nero con tre bottoni. Signori, oltre a vincere tre titoli di capocannoniere, diventa il simbolo e capitano biancoceleste. Se nei primi tempi si usava direttamente lo stemma comunale, col tempo questo ha subìto varie modifiche, passando dal tradizionale scudo a un campo bianco romboidale, disegnato direttamente dal marchese Ridolfi, fino al «giglio alabardato» della proprietà Pontello. Lo stemma del Parma F.C. Tale logo viene usato pressoché ininterrottamente – con la sola eccezione della stagione 2002-2003, vissuta sotto il nome di Florentia Viola e contraddistinta da un semplice giglio rosso – fino al 2022, quando la proprietà Commisso introduce l’ultimo restyling dello stemma societario, che riporta in auge lo stile romboidale unendo lo storico giglio rosso a una grande «V» viola.