A seguito di ciò venne ripristinata la storica denominazione sociale Associazione Calcio Gozzano. L’Adelaide Nicastro ha storicamente usato i colori bianco e azzurro, e dopo il trasferimento della sede del campo di gioco a Chiaravalle, la società ha optato per quelli giallo e nero, che erano i colori sociali della storica società di quel comune. Nel 1992 l’Adelaide Chiaravalle si sciolse e vendette il titolo sportivo al Real Catanzaro che disputò altre tre stagioni nel Campionato Nazionale Dilettanti. 1992 – Scioglimento dell’Adelaide Chiaravalle; il titolo sportivo viene ceduto al Real Catanzaro, che a sua volta lo cede nel 1995 al Comprensorio Vigor Lamezia. Nella stagione 1989-1990 l’Adelaide trasferì la sede del campo di gioco a Chiaravalle Centrale, perché i suoi dirigenti decisero di passare nei ranghi della Vigor Lamezia. L’Adelaide Nicastro venne fondata nel 1975 a Lamezia Terme, nei primi anni della sua storia partecipò ai vari campionati regionali. 1975-1985 – Partecipa ai vari campionati regionali. Con il passar degli anni i risultati migliorarono gradualmente fino a raggiungere per la prima volta la Serie C1 nella stagione 1978-1979, proprio nell’anno della riforma dei campionati che scisse la Serie C in due diversi livelli, la Serie C1 e la Serie C2, quest’ultima divenuta l’ultimo gradino del calcio professionistico.
Il 23 settembre 1926 il Novara retrocesse in Prima Divisione a causa di una riforma dei campionati: fatale fu la ripetizione, a Torino, di uno spareggio che era già terminato con un nulla di fatto a Casale Monferrato. Ha militato per tre anni a Bologna, in cui ha avuto un buon inizio, salvo poi calare a causa anche d’infortuni e della concorrenza nel suo ruolo. Dopo aver ottenuto la salvezza per due anni consecutivi, al termine della stagione nel 1953-1954 d’Albertas si trovò a corto di risorse e decise di auto-retrocedere la squadra in Prima Divisione. Due settimane più tardi Della Gherardesca bloccò per problematiche tecniche l’inizio del lavori, che iniziarono comunque il 4 ottobre con lo sterro per la fondazione dei pilastri, le cui armature in ferro arrivarono solo il 19 novembre. È «solo» una palestra, e se spegniamo il cervello in nome dei colori di una maglia, mettiamoci le mani nei capelli per come sapremo affrontare la politica. In virtù di ciò, al via del campionato 2017-2018 si presentano due squadre adottanti il nome Verbania e i colori biancocerchiati, entrambe intenzionate a rivendicare in esclusiva il titolo di prima squadra cittadina e legittima erede della tradizione sportiva risalente al 1959: in Eccellenza vi è infatti l’A.S.D.C.
Se Motta in due-tre anni non combinerà un cazzo, manderemo via anche lui e si spererà in qualcun altro. Dopo alcuni anni interlocutori, nel 1991 l’avvento alla presidenza di Adriano Cerutti portò a una riorganizzazione del Gozzano: in pochi anni la prima squadra seppe risalire in Promozione. In estate il marchese d’Albertas lasciò la carica di presidente, tenendo per sé la presidenza onoraria, ed ammise in società nuovi soggetti (onde incrementare la base finanziaria), mentre la squadra venne rifondata con numerosi nuovi acquisti. Frattanto, esaurito il ciclo della presidenza Cerutti, la massima carica rossoblù era passata a Fabrizio Leonardi. La prima stagione tra i professionisti, con la squadra passata sotto la guida di Antonio Soda, si concluse con una tranquilla salvezza nel girone d’appartenenza, maglia da calcio belle divenuta matematica con tre giornate d’anticipo sulla fine della stagione regolare. Messina (stagione 1981/82), Milazzo, Giarre e Gangi. Maxiprocesso di Messina · 2017 – Al termine del campionato, il club viene escluso dalla Serie C per fallimento societario e rimane inattivo. Undici giorni dopo segna i primi gol in campionato, realizzando una doppietta nella partita pareggiata in casa contro il Celta Vigo (3-3). Nel mese di ottobre mette a referto due triplette consecutive, nel successo per 5-1 sul campo del Real Saragozza e per 5-2 in casa contro il PAOK il 21 ottobre, nei quarti di finale di Coppa UEFA.
La pratica del football è stata avviata a Gozzano dalla locale comunità dei gesuiti, che durante la prima guerra mondiale avevano messo in piedi una rudimentale squadra (denominata Fides) e organizzato le prime partite, sia fra i paesani che contro i comuni limitrofi. Poco dopo la retrocessione entrò tuttavia in società l’esperto direttore sportivo Carlo Pedroli, già socio fondatore del Verbania (da lui condotto ad alcune buone stagioni in Serie C), che riorganizzò la rosa e la ricondusse già nel 1982 a giocarsi la risalita nel torneo interregionale Ancora una volta la posta venne messa in palio tramite uno spareggio, maglia da calcio piu bella del mondo stavolta contro la Cossatese. Questo club, tuttavia, ha un’attività piuttosto breve, limitandosi a sfidare nella Piazza d’Armi compagini di marinai di passaggio; ben presto l’iniziativa viene ripresa: il 20 novembre 1911 nasce lo Spezia Football Club, società costituita con un regolare organigramma e diretta emanazione della antesignana. Contrariamente a trent’anni prima, alla prova del campionato nazionale il Gozzano (frattanto divenuto un’associazione sportiva dilettantistica) si dimostrò competitivo: seppur con qualche difficoltà – e rimediando molti pareggi – i rossoblù (inizialmente ancora guidati da Lesina, poi esonerato a novembre 2011 in favore di Roberto Bacchin) ottennero la salvezza. Nel giro di poco tempo il comune di Gozzano iniziò a far pressione su d’Albertas affinché rivedesse la propria decisione: nel 1967 il marchese acconsentì e finanziò la ripartenza della squadra rossoblù dalla Terza Categoria della provincia di Novara.