Nel cuore di ogni appassionato di calcio c’è una storia non raccontata, un momento di gloria congelato nel tempo, spesso simboleggiato da una maglia. Le Olimpiadi erano fino a quel momento la maggiore manifestazione calcistica ma, con l’avvento del professionismo anche al di fuori delle isole britanniche negli anni venti e trenta, le squadre nazionali si presentarono ai Giochi Olimpici non più con la Nazionale maggiore, ma con compagini formate esclusivamente da giocatori non professionisti. Stabilito anche il record stagionale di spettatori in Lega Pro con 10.206 spettatori: mai così alto, in casa, dal derby del 2004. Qualificata per la supercoppa di Lega di Prima Divisione, affronta lo Spezia vincitrice del girone B. L’andata a Terni finisce 0-0, mentre il ritorno a La Spezia si conclude con la vittoria bianconera per 2-1, dopo che la Ternana era passata in vantaggio al 72′ con Docente. La nuova società scelse come colore sociale il granata del Campania, tale scelta fu adoperata dal segretario della Salernitana Maurizio De Masi, negozio magliette calcio ex dirigente del Campania. Il colore granata viene scelto solo nell’immediato dopoguerra, il 10 dicembre 1943, quando ripresero le attività sportive a Salerno, mentre l’attuale logo e simbolo della squadra, l’ippocampo, nasce inizialmente da un’idea di Gabriele D’Alma (pittore e professore salernitano) nel 1949, ed è stato adoperato in molteplici varianti, sotto forma di mascotte, di logo societario, di simbolo sulla maglia di gioco.

Una Nazionale tanto bella e influente quanto poco premiata dalla sorte, soprattutto in quel decennio così decisivo per il suo uomo simbolo e per diffondere il concetto di «calcio totale». Una Nazionale che, di fatto, ha contribuito a rendere così iconica la maglia del Brasile, rendendola stabilmente sinonimo di spettacolo, creatività e talento. Nel mondo del calcio a 5 ci sono attualmente due grandi poli che attraggono l’interesse della maggior parte degli addetti ai lavori ma anche degli appassionati: in primo luogo vi è ovviamente il Brasile, in secondo luogo e in fortissima ascesa la Spagna. Queste maglie sono vere e proprie testimonianze dei momenti più emblematici e leggendari della storia del calcio, e rispondono anche a una vera e propria domanda dei tifosi. Approfitta della nostra selezione per rivivere momenti di calcio leggendari, una maglia alla volta. Il portiere è libero di toccare la sfera fuori dall’area di rigore con le stesse modalità di un normale giocatore, con il limite che una volta rilanciato non lo può più toccare, limite che decade qualora il portiere si trovi nella metà campo avversaria o dopo che qualsiasi altro giocatore tocchi il pallone.

I primi anni 2000 tornarono a regalarci un Liverpool vincente ma le basi vennero poste già nella seconda metà dei ’90, con maglie rimaste memorabili (realizzate da Reebok) sia per il main sponsor Carlsberg che per il tipico colletto bianco. Quest’ultimo gruppo si rivela il più longevo, sciogliendosi nei primi anni 2000 (lo striscione di rappresentanza verrà tuttavia reimpiegato nel 2008 in occasione della finale di Coppa Italia di Promozione regionale). Una collaborazione con Puma che prosegue positivamente quanto già avviato nelle passate stagioni (ricorderete, ad esempio, la terza maglia dello scorso anno per celebrare l’inclusione e la diversità), anche attraverso iniziative dedicate alla promozione dell’economia circolare tra i tifosi. A sorpresa, il piccolo club riesce a trionfare in quella stagione e ad ottenere la prima promozione in Ligue 2, nella quale ci rimane per 12 anni consecutivi. Le maglie personalizzate costano da 14.90 euro e comprendono la prima personalizzazione. L’app è gratuita, mentre invece il costo delle maglie (o dei kit completi) dipende dal tipo di personalizzazione e, ovviamente, dalla quantità richiesta. Dal 1996 la UEFA organizza un torneo continentale per nazioni denominato inizialmente European Futsal Tournament e dal 1998 UEFA Futsal Championship, che ha visto trionfare la Spagna nelle edizioni 1996, 1999, 2005. Nello stesso anno si sono svolti anche i primi trofei continentali di CONCACAF e CAF.

I portieri talvolta possono anche indossare protezioni per evitare l’abbagliamento dal sole o dei riflettori. Anche quest’estate, molte squadre hanno trovato il modo di trasformare le proprie divise in veicoli di sensibilizzazione, solidarietà e innovazione green. Indossa le nostre maglie da calcio retrò per vestirti in modo casual, acquista una maglia per la vita o cogli l’occasione per fare un regalo per tutta la vita. Maglia di grande modernità quella della Francia del 1984, divisa che associamo automaticamente a Platini e che è stata poi ripresa in modo più che mai fedele da Adidas per i Mondiali giocati proprio in Francia nel 1998 (vinti dai Bleus). Un discorso che ci permette di capire quanto la maglia 1992/93 della Roma abbia fatto storia, considerando come sia stata ripresa da Adidas per la stagione in corso, a 30 anni di distanza. Si tratta di fatto di una maglia che – con piccole variazioni – ha caratterizzato un intero decennio di storia bianconera.

por Alma