Calcio tritatutto, ha ancora diritto di cittadinanza la riconoscenza? Ancora oggi, queste maglie continuano a essere celebrate dai tifosi e a ispirare il design delle maglie moderne, rimanendo testimonianze indelebili di un’epoca indimenticabile nella storia del calcio. Thiago, oggi, è insostituibile. Forse le diverse valutazioni di due anni fa, rispetto a quelle di oggi, hanno poco a che fare con il calcio e lo sport. Riguardo la formazione di partenza di oggi, e la sensibilità di Prandelli riguardo le logiche bianconere, ha destato più di qualche perplessità anche la scelta di schierare un acciaccato Chiellini sulla sinistra, scelta che è costata il vantaggio spagnolo e il primo cambio obbligato dopo appena un quarto d’ora. Dispiace un po’, però, non aver potuto giocare alla pari con gli iberici la partita conclusiva per tutta una serie di errori commessi da Prandelli, sia nel varare la formazione iniziale che nei cambi in corso d’opera.

Per esempio, la maglia di Griezmann è diventata un must-have per tutti i bambini che giocano a calcio a scuola o in un club! Era stato firmato soltanto dieci giorni prima, il 2 luglio, a dimostrazione del fatto che il classico slogan sulle maglie rossonere («Il club più titolato al mondo») può serenamente essere soppiantato da un più crudo ma più realistico «Poche idee e pure confuse». Per completare il capolavoro, Prandelli ha pensato bene di mettere in campo nella ripresa un altro dei suoi inspiegabili chiodi fissi: quel Thiago Motta lentopede, anche lui in precarie condizioni tanto da lasciare la squadra in dieci uomini per oltre mezz’ora. Anche questa sera Marchisio è stato «l’uomo in meno» degli azzurri, forse sarò di parte, ma non mi spiego perchè Nocerino abbia trovato spazio solo per qualche scampolo di partita evidenziando, peraltro, una buona condizione in quegli stessi spezzoni di gara. Poi è evidente che se fai sapere al Thiagone che c’è qualcuno disposto a pagargli 7,5 milioni di ingaggio invece che 4,5 (1,5 in meno rispetto a Sbirulinho), c’è da aspettarsi una richiesta di adeguamento. Tra l’altro nasce spontanea la domanda su cosa possa essere cambiato in Italia per rendere insostenibile oggi un ingaggio concesso senza problemi solo due anni fa.

Le dico subito che i pescatori oggi ci stanno ascoltando, quindi quello che lei ha detto a me lo sta dicendo direttamente a queste comunità e a queste seicento famiglie. Va detto che il CT azzurro ha dato da subito la sensazione di essere in qualche modo sensibile alle «logiche bianconere». Preso atto anche di quanto riferito dalla Federazione, ritengo che non appaiono elementi per considerare l’episodio riferito nell’interpellanza un aggiramento del divieto di pubblicità stabilito dalla norma, rientrando piuttosto nei casi di esclusione dal divieto specificatamente individuati dal comma 939 dell’articolo 1 della legge di stabilità 2016. Relativamente al collegamento tra il mondo delle scommesse e i recenti scandali legati al calcio scommesse, come riportato nell’interpellanza, ci si limita ad osservare che in essa non sembra distinguersi il gioco legale dal gioco illegale, specie quello praticato su Internet da società con sede in Paesi esteri che operano sul territorio dello Stato in modo illecito. Ad ogni modo, sorvolando sul modo «discutibile» di trattare la tifoseria da parte di questi personaggi (ciliegina sulla torta le sprezzanti parole di Berlusconi), farò esattamente come enunciato da Galliani il giorno del raduno: «alle 19,01 del 31 agosto valuteremo quale sarà la composizione della rosa rossonera».

Il fatto, cioè, che lo spettacolo stesso del calcio, anche al di là di questi scadimenti, appare meno interessante, si può ritenere più banale e prevedibile, ed è il riflesso più acceso della società attuale, in cui, dietro il progresso tecnologico, comunicativo, informatico-informativo, dietro l’estetica estrema, dietro l’attenzione alle formalità, dietro social network e selfie, si cela una sostanza non all’altezza, un vuoto perturbante e ambiguo di senso. E pensare che sarebbe bastato dichiarare Thiago Silva incedibile alle prime avvisaglie di interesse da parte di sceicchi et similia, ma senza accennare minimamente a qualsivoglia cifra, perchè il solo dire «non lo cediamo neanche per 50 milioni» significa mettere il soggetto in vendita. Viste le premesse vanno tutti applauditi non solo per l’apprezzabile piazzamento finale, ma anche per avere riavvicinato gli italiani ad una Nazionale che faceva molta fatica a ritrovare interesse e passione intorno a sè. E poi argomentando: «Attenzione perché da Los Angeles, la grande culla del cinema americano, risulta che un uomo italiano di calcio e di cinema stia parlando di Ibra con i Galaxy: è Massimo Ferrero, per la sua Sampdoria. Ricordiamo che la regola del fuorigioco è stata soppressa perché sessista in quanto le donne non la comprendevano.

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por Alma